Viaggio nella colazione
Dall’India alla Turchia il foto reportage di Federica di Travel to taste
Oggi a colazione è passata a trovarci un’amica davvero speciale che ci ha portato una ventata di profumi e sapori esotici raccontandoci le sue colazioni del cuore in giro per il mondo. Giornalista e autrice, all’attivo due libri sulle storie e i sapori dell’India, Federica Giuliani di Travel to taste viaggia per raccontare luoghi e cibi dal mondo. Ecco il suo coloratissimo e succoso foto racconto, sospeso fra India e Turchia, per iniziare bene la giornata!
La colazione nel mondo: vi racconto Rajasthan e Turchia
di Federica Giuliani
La colazione è il mio pasto preferito. Mi piace godermelo con tranquillità, anche quando mi alzo presto per andare a lavoro. Quando sono in viaggio, poi, mi diverto a imitare quello che fanno i locali assaggiando quello che mangiano loro. Vi racconto quindi di due Paesi che amo particolarmente, molto diversi tra loro, che hanno una tradizione gastronomica piuttosto variegata: l’India e la Turchia.
In Rajasthan, ad agosto, la temperatura è costante sui 50°C senza escursione termica notturna: un forno in cui bisogna imparare a sopravvivere. La frutta è un alimento fondamentale a inizio giornata: aiuta a reintegrare i minerali persi con la sudorazione e non appesantisce lo stomaco. La papaya è molto consumata e si vende fin dalle prime ore dell’alba sui banchetti lungo le strade.
Il succo di canna da zucchero è un altro ingrediente fondamentale della dieta indiana. Dissetante, rinfrescante e buonissimo si ottiene pressando le lunghe canne legnose e viene servito con succo di lime e ghiaccio. La bevanda è assunta durante tutta la giornata, a cominciare dalla colazione.
In India, però, quasi tutto il cibo viene consumato caldo proprio per tenere vivo il fuoco digestivo che, secondo l’Ayurveda, tiene in equilibrio l’organismo. Così è comune trovarsi a mangiare peperoni fritti alle prime ore del mattino. Per me che preferisco la colazione salata a quella dolce, è sempre un piacere provare questa e molte altre leccornie direttamente dai banchetti per strada. Con il caldo, tra l’altro, tendo a mangiare di più a colazione per poi saltare il pranzo. Applico questo metodo soprattutto quando viaggio, perché pranzare comporta un calo di energia che non mi permette di continuare a visitare i luoghi.
In Turchia le giornate iniziano presto, tranne in alcune città sul mare come Izmir, dove la vita scorre più lenta. Un’abitudine dei turchi è quella di prendere un simit in un chiosco mentre si va a lavoro e mangiarlo lungo la strada. Si tratta di croccanti e fragranti ciambelle lievitate arricchite con il sesamo. Vengono vendute ovunque, anche ai semafori.
Il succo di melograno, poi, si sorseggia per rinfrescarsi e dare un po’ di brio alla giornata. Ricco di vitamine, è un frutto tipico del Paese che si trova soprattutto in autunno e inverno. D’estate, invece, è comune trovare il succo di gelso: scuro e dolcissimo. La colazione turca completa, però, prevede anche formaggi, yogurt e miele, se ci si può concedere il tempo di consumarla con calma.
Infine il çay, con cui inizia e finisce ogni giornata in Turchia. Preparato con le foglie di tè nero provenienti dalle piantagioni del Mar Nero, è considerato simbolo di convivialità e, perciò, fondamentale per ogni turco. Ha un gusto pieno e per prepararlo, bisogna seguire alcune fondamentali regole. Innanzitutto bisogna utilizzare la tipica teiera composta da due pezzi separati, posti uno sopra l’altro; lo zucchero è necessario che sia a quadratini, molto più piccoli dei nostri, e i bicchieri da servizio devono essere quelli tradizionali, in vetro e a forma di tulipano.