Pandoro e caffè latte, storie di colazione
Il risveglio di Natale con un velo di zucchero
Pan de oro o Nadalin? – Fu creato per festeggiare il primo Natale dopo l’investitura dei nobili Della Scala a signori di Verona e si chiamava “nadalin”. Il progenitore del Pandoro, divenuto nel tempo simbolo della città veneta, era a forma di stella a 8 punte, non molto alto e ricoperto di glassa; solo nell’800 diventò il morbido dolce a 5 punte dorato e non crostoso che tutti conosciamo. Il nome pandoro si fa invece risalire, per somiglianza a un dolce conico veneziano ricoperto da sottili foglie di oro zecchino.
Storie di pandoro – Oggi la tradizione del Pandoro si riassume nell’intenso profumo di vaniglia, nella straordinaria morbidezza e da gennaio 2006 a tutelare questa specialità è arrivato anche un disciplinare che ne stabilisce definizione, forma, composizione e processi produttivi .
Nell’immaginario il Pandoro è fra i ricordi più dolci, fin da bambini: quando compariva in tv era il segno che la festa tanto attesa stava per arrivare e con lei i regali, Fantaghirò e i cartoni animati. La parte più divertente resta però quella dello spolvero dello zucchero a velo, da versare direttamente nella confezione e agitare: quando si apre la busta il profumo si spande nell’aria e la corsa alla fetta migliore tiene tutti intorno al tavolo. Ma è davvero la colazione di Natale quando una fetta leggermente riscaldata finisce nel caffè latte della colazione o tagliato a stella, con un velo di crema spalmabile, mette tutti d’accordo.
Ma cosa ne pensa il nutrizionista? L’esperta di nutrizione e ricercatrice Valeria Del Balzo suggerisce di consumare pandoro e panettone preferibilmente al mattino senza esagerare e alternandoli ai prodotti consumati abitualmente durante l’anno, come i biscotti, i trancetti alla crema al latte o con la confettura e le fette biscottate con la crema spalmabile:
“Una fetta di Pandoro o Panettone, di circa 40-50 grammi – afferma la Dott.ssa Del Balzo – può alternarsi ai prodotti consumati abitualmente durante l’anno, accompagnati da un bicchiere di latte e magari da un frutto. Oltre ad essere una scelta nutrizionalmente valida, è anche un modo per rendere più piacevole e speciale il primo pasto della giornata in questo periodo. È preferibile inoltre consumare questi dolci al mattino piuttosto che dopo pranzi o cene impegnativi” .