| Autore | Categoria scene da una colazione

Le 7 colazioni più belle nella storia del cinema

Dalle commedie ai colossal la nostra speciale raccolta di colazioni cinematografiche per celebrare il risveglio e la passione per il cinema

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Forse non tutti sanno che la nascita del cinema è strettamente legata al momento della colazione: la prima pellicola della storia, in 50 secondi, immortala Auguste Lumière e la moglie intenti nel dare il primo pasto della giornata al loro bambino. La pellicola s’intitola Repas de bèbè, e celebra con la metafora della colazione la nascita del nuovo mezzo, il cinematografo. Da allora sono tante le scene significative e rimaste impresse nell’immaginario dei cinefili e indissolubilmente legate alla prima colazione.

In occasione del Festival del Cinema di Venezia abbiamo provato a raccoglierle alcune più significative.

 Un classico, colazione da Tiffany- Caffè nero da asporto e croissant, per la colazione più famosa della storia del cinema, ovviamente da Tiffany.  All’alba, sul marciapiede della Fifth Avenue, in tubino nero di Givenchy, fili di perle e occhiali scuri, Audrey Hepburn, nei panni di Holly, una ragazza  di provincia sedotta dalla mondanità di New York, celebra il momento della prima colazione e lo rende magico. La prima colazione, come il dorato mondo degli storici gioiellieri di Tiffany, rappresenta il rifugio sicuro della giovane e irrequieta protagonista: la colazione consumata davanti alle vetrine è il momento migliore della giornata durante il quale indugiare, aspettare, sentirsi leggeri e trovare la serenità per affrontare le difficoltà della giornata.

Colazione per innamorarsi ne Il Favoloso mondo di Amélie – A Le 2 Moulins, grazioso café-brasserie di  Pigalle, una certa Amélie Poulain serve caffè ai clienti abituali e agli avventori dell’ultima ora in una Parigi mattiniera e piena di magia. Fra una colazione e l’altra Amélie fa innamorare una sua collega rassegnata a una vita da single, diffonde le frasi dell’amico Hipolito e incontra lo sguardo di Nino, l’unico amore possibile nel Favoloso mondo di Amélie. Per loro una colazione Galeotta.

Pulp fiction, pancakes e grandi interrogativi – Dopo il 1994 il termine pulp non è stato più lo stesso: impossibile pronunciarlo senza pensare a Tarantino e al suo stile fatto di  dialoghi ordinari e quotidiani, sparatorie splatter, la violenza sopra le righe. Proprio nell’umorismo nero di Pulp Fiction, numerosi sono i richiami al cibo e al suo valore simbolico. E non manca la colazione. Il primo pasto della giornata ha infatti un ruolo centrale nel macro segmento finale del film: ambientato all’Hawthorne Grill, Jules e Vincent (John Travolta) dopo le disavventure a casa di Jimmy (Tarantino) con il provvidenziale intervento del Signor Wolf (Harvey Keitel), si trovano davanti a una pila di pancake accompagnati da pancetta croccante, in un dialogo serrato e geniale su carne di maiale, i miracoli e il senso della vita. Forse la colazione più ordinaria e allo stesso tempo surreale della storia del cinema contemporaneo.

 Colazione a tutti i costi in Un giorno di ordinaria follia –  La colazione, si sa, è il pasto più importante della giornata e saltarla non è un bene! Ne sa qualcosa Bill Foster, il frustrato e aggressivo personaggio interpretato da un immenso Michael Douglas in Un giorno di ordinaria follia. Gli impiegati del Whammyburger si rifiutano di servirgli un’omelette per colazione, perché sono passati ben tre minuti dall’orario di fine servizio, ma il nostro saprà essere molto convincente … L’inesorabile parabola di autodistruzione di D-Fens e la critica alla società di massa americana passa anche per i pancake (di nuovo) piatto forte di ogni tradizionale colazione americana

 Il Signore della colazione o degli Anelli – Gli appassionati del romanzo epico fantasy  troveranno invece l’ispirazione nella saga de Il Signore degli Anelli perché si sa un bravo Hobbit non rinuncia mai alla prima colazione e nemmeno alla seconda. Nella sacca dei migliori cercatori di anelli quindi non mancheranno biscotti, pane in cassetta e frullato ai frutti di bosco di Bilbo Baggins e per lo spuntino il “pan di via” degli Elfi –  in grado di vincere l’appetito con un morso.

Sempre la stessa in Ricomincio da capo – Io comincio bene potrebbe essere il mantra di Ricomincio da capo, il film commedia degli anni ’90 interpretato da Bill Murray, un insopportabile meteorologo televisivo, e Andie MacDowell, Rita la bella collega di cui si innamorerà. Inizia tutto con Phil Connors  che controvoglia, deve recarsi in una piccola città della Pennsylvania  per fare un reportage sulla tradizionale ricorrenza del Giorno della Marmotta. Qui però rimane intrappolato in un circolo temporale: ogni mattina, alle 06.00 in punto, viene svegliato dalla radio che trasmette sempre lo stesso brano musicale, e da allora la giornata trascorre inesorabilmente allo stesso modo della precedente. Gli eventi si ripetono esattamente uguali ogni giorno. In piena nevrosi Phil capisce che può migliorare se stesso, scoprire i suoi talenti, aprirsi agli altri. A colazione? Tutto il menù e ogni ghiottoneria possibile (ogni giorno si azzerano anche il valori del colesterolo); per tutti noi resta invece sempre valido il consiglio di variarla e non esagerare con i grassi (anche se i giorni sembrano tutti uguali)

 Via col Vento: tutto ebbe inizio a colazione –  Un film che non ha bisogno di presentazioni, ever green della storia cinematografica e di fronte al quale si sono commosse intere generazioni: due ricche famiglie di possidenti terrieri della Georgia, gli O’Hara, nella loro proprietà “Tara”, e i Wilkes nella vicina tenuta de “Le Dodici Querce”, vivono spensieratamente e in modo mondano. Un giorno, durante la colazione, momento cruciale per l’innesco della trama del film, la figlia maggiore degli O’Hara, Rossella, è in compagnia dei fratelli Stuart e Brent Tarleton, i quali le comunicano che Ashley Wilkes ha intenzione di sposare la propria cugina Melania Hamilton. Rossella prende molto male la notizia, essendo anche lei innamorata perdutamente di Ashley e convinta di essere ricambiata. Mentre si consuma il dramma emotivo che farà da fil rouge all’intera narrazione, sul tavolo della colazione vengono serviti prosciutto, focaccine calde di grano saraceno e non manca lo sciroppo di canna, tipici della tradizione del Sud . Ma la Guerra di Secessione arriva ben presto a sconvolgere le vite dei protagonisti, specie quella di Rossella che tuttavia negli anni era rimasta attaccata all’immaginario romantico e al suo primo amore Ashley senza perdere la speranza, del resto domani è un altro giorno!

 

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