Giornata Mondiale della gentilezza: si festeggia con i biscotti
Io comincio bene. Anzi meglio. Con una buona prima colazione e un gesto di attenzione verso l’altro. E proprio alla gentilezza l’ONU dedica, il 13 novembre, una giornata mondiale. Un pensiero carino, un’attenzione un biscotto lasciato sulla scrivania del collega per sentirsi più buoni, almeno per un giorno.
La gentilezza da Tokyo a Parigi – L’idea di questa giornata è nata in Giappone negli anni Sessanta, quando dopo gli incidenti tra studenti e forze dell’ordine nel campus di Tokyo il rettore dell’Università lanciò un appello affinché ciascuno compisse «piccoli atti di gentilezza» per ripristinare la concordia universale. Trent’anni dopo il movimento Small acts of kindness tornò a fare parlare di sé, quando un certo dottor Wataru Mori tenne alcune conferenze a Tokyo esortando i vari gruppi da Singapore all’Inghilterra a federarsi per promuovere ovunque la gentilezza quotidiana come via per un mondo migliore. Ad accogliere, fin dal 2003, l’invito alla gentilezza sono stati i francesi del mensile Psychologies che, dopo avere inventato nel 1999 «la festa dei vicini», hanno rilanciato l’importanza dell’attenzione all’altro anche in contesti poco favorevoli come l’ufficio o il posto di lavoro.
Gentilezza a colazione – la prima colazione può essere la giusta occasione per iniziare la giornata con gentilezza. Apparecchiare la tavola e preparare per tutti anche se si è ancora mezzi assonnati varrà il sorriso delle persone con cui viviamo, così come un buongiorno allegro accompagnato dai biscotti potrebbe allietare la giornata della nostra coinquilina che ha dimenticato di fare la spesa. Offrirsi per il turno di lavaggio piatti della colazione renderà sicuramente la giornata più lieta a qualcuno come portare fuori il cane concedendo all’altro un po’ di tempo in più per sé. Ovviamente almeno per un giorno ai bambini ci pensa lui, trecce e allacciatura scarpe compresi. Perché la gentilezza si vede dal mattino come il buongiorno e come diceva Esopo «Per quanto piccolo, nessun atto di gentilezza è sprecato». Ricordiamocene domani.
