Colazione? Un gioco da ragazzi
In un anno diminuiscono i giovani che la saltano
Chi ben incomincia è a metà dell’opera! Buone notizie dalle tavole della colazione dei più piccoli di casa: scende la percentuale dei giovani (15-24 anni) che saltano la colazione. Solo lo scorso anno la percentuale dei giovani breakfast skipper era del 16%, a distanza di un anno il neonato Osservatorio “Io comincio bene” (AIDEPI-DOXA) ha rilevato che la percentuale degli adolescenti e ragazzi che non fa colazione è scesa al 5%, un duro colpo per le cattive abitudini alimentari! E i bambini? Sono loro i primi amanti della colazione il 93% dei bambini fino ai 14 anni non rinuncia alla colazione.
“Un segnale incoraggiante – commenta Pietro Migliaccio, nutrizionista e Presidente della SISA (Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione) – di cui non possiamo che essere felici. Le ragioni di questo risultato sono riconducibili da un lato ad un’offerta sempre più ampia, che invoglia anche i giovani a consumare in casa il primo pasto della giornata, dall’altro ad una attività di comunicazione che il mondo scientifico da anni porta avanti per ribadire l’importanza di nutrirsi correttamente fin dal mattino.”
Ma cosa influenza positivamente i ragazzi a colazione? L’esempio dei genitori. Secondo lo stessa indagine, infatti, se i genitori fanno colazione aumenta del 50% la propensione di tutti i figli a farla (si passa dal 56% delle famiglie dove l’adulto non fa colazione all’80% di quelle in cui i genitori la fanno), e diminuisce di oltre il 50% (scendendo dal 26% all’11%) il numero di quanti non la fanno mai. Si definisce effetto “modeling” e come commenta la psicologa Viviana Finistrella: L’esempio non sfugge ai più piccoli – e spiega la dottoressa – dati sperimentali dimostrano che il comportamento dei genitori, ripetuto con una certa costanza, induce bambini e ragazzi al cambiamento. Al contrario ‘dire’ e ‘chiedere’ spesso provoca l’effetto opposto, soprattutto negli adolescenti”.