Colazione e terza età: i segreti per non invecchiare
Come cambia la colazione con l’avanzare dell’età? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Silvia Migliaccio
Secondo gli esperti, per le fasce di età maggiori, sali minerali e vitamine sono gli elementi che non devono mai mancare nella loro alimentazione, insieme ad un adeguato esercizio fisico. Ma come cambia la colazione con l’avanzare dell’età?
La colazione non deve mai mancare – “Una buona prima colazione è indispensabile per la ripresa di tutte le funzioni fisiche e psichiche – sostiene la dottoressa Silvia Migliaccio nutrizionista e docente dell’Università degli studi “Foro Italico di Roma” – Deve essere un momento appagante e fornire nutrienti energetici, soprattutto carboidrati ma anche proteine e una piccola quantità di grassi, oltre ad acqua, vitamine, sali minerali e antiossidanti”.
Bene dunque, come sottolinea la nutrizionista, per quanto riguarda “latte, yogurt, spremute o frullati, e poi biscotti, cereali, pane, fette biscottate o croissant in relazione ai propri gusti e alle proprie preferenze”. L’importante è che la prima colazione rappresenti un momento di gratificazione e che sia piacevole. Senza però mai dimenticare il ruolo delle vitamine e dei Sali minerali.
Sali minerali e vitamine – L’organismo infatti necessita delle giuste quantità degli elementi necessari al suo funzionamento: “Le vitamine del gruppo B contenute, per esempio, nei cereali, nel miele, nelle mandorle o nelle noci, sono necessarie per garantire l’equilibri del sistema nervoso” evidenzia la dottoressa. “Il calcio e la vitamina D, presenti nei latticini, sono indispensabili per mantenere la salute dello scheletro e dei denti e per prevenire l’osteoporosi”. Attenzione anche al ferro: “È presente nella frutta secca, nei cereali e nei loro derivati e consente il trasporto dell’ossigeno a tutti i tessuti. Pertanto assicura il rendimento ottimale di tutti gli organi e apparati”. Bene anche apportare la giusta quantità di frutta, che contiene “ossidanti che proteggono l’organismo dai radicali liberi”.
Occhio all’idratazione – L’ultimo consiglio che ci dà la dottoressa Migliaccio è l’attenzione alla non corretta percezione della sete e al pericolo di disidratazione. Secondo la dottoressa infatti dalla terza età in poi “si ha una riduzione della percezione della sete e si tende a bere sempre di meno aggravando la disidratazione a cui va incontro l’organismo. Latte, spremute di frutta e frullati sono tutti alimenti ricchi di acqua che consento di ripristinare il corretto equilibri idroelettrico”.