Colazione pop: com’era negli anni ‘60
Dolce e uguale per tutti grazie al Carosello e all’industria alimentare
Dolce vita e colazione dolce – Continua il nostro viaggio nella colazione e fra minigonne e rock and roll arriviamo nel boom degli anni ‘60 quando il primo pasto della giornata diventa confortevole e dolce, proprio come la “dolce vita” felliniana e la colazione mediterranea così come la conosciamo oggi inizia a prendere forma. In quegli anni si abbattono le differenze locali e contadine che facevano della colazione una sagra degli avanzi. Col miracolo economico iniziano a popolare le nostre tavole un’intera galassia di alimenti: croissant, biscotti, burro, fette biscottate, cereali, creme spalmabili, marmellata, miele, frutta, yogurt, fiocchi, merendine. Di questa mutazione antropologica diventa simbolo il caffè: se fino agli anni Cinquanta era considerato un bene di lusso da offrire agli ospiti e che ci si poteva concedere solo qualche volta nella giornata, ecco che con il boom economico diventa la bevanda più presente sulla tavola degli italiani a colazione.
Più biscotti per tutti – E sono anche gli anni della democratizzazione di quello che è poi diventato uno dei classici irrinunciabili del primo pasto del risveglio, i biscotti. L’industria e l’innovazione industriale li rendono disponibili per tutte le tasche e diventano il best seller della prima colazione casalinga. I primi ad avere un grande successo sono il classico, ancora oggi, biscotto secco con il bordo merlettato e il più ricco biscotto rotondo, bucato, con la glassa sopra: seguiranno decine di tipologie diverse, dai frollini ai krumiri ai biscotti all’uovo…
Rivoluzione…confezionata – Tra le rivoluzioni della prima colazione degli anni ‘60 anche il boom dei prodotti da forno confezionati, i famosi dolci della tradizione in formato mini, a portata di dispensa. In genere si cita il 1953 come data di partenza di questa novità portata dall’industria alimentare italiana, embrione del Made in Italy nascente, in riferimento a una celebre merendina che riproduceva, in formato mignon e con la forma del bauletto, la colomba pasquale. E più o meno negli stessi anni esce sul mercato un altro dolce confezionato che miniaturizza l’amatissimo panettone. Mentre nel 1964 viene inventata la più popolare crema spalmabile alla nocciola, che prima di diffondersi e di avviarsi a dominare le scene della colazione di casa nostra è preceduta però da una serie di antenati (già a partire dal 1946). Anche la marmellata, prima prodotta solamente in casa, comincia a diffondersi come prodotto confezionato legato alla prima colazione, insieme a vari prodotti solubili, da mettere nel latte, come l’orzo, il caffè e, soprattutto per i bambini, il cacao. Novità che riscuotono da subito, anche grazie alla pubblicità su Carosello, un grande successo.
In questo decennio la colazione si fa dolce (e tale resterà nel nostro Paese fino a oggi) per merito dell’industria alimentare.