Colazione di Natale. Sotto l’albero gusto e tradizione
Chi ama la colazione difficilmente riuscirà a rinunciare ai sapori quotidiani a cui è abituato ma come resistere ai tradizionali dolci di Natale?
Pan de Ton e Nadalin –Panettone e pandoro sono fra i più celebri e i più antichi dolci di Natale. Secondo una prima versione, il panettone deve la sua origine a messer Ughetto degli Atellani, falconiere di Milano, che si fece assumere come garzone da Toni, panettiere e padre della giovane Adalgisa, di cui si era innamorato. Impastando acqua, farina e lievito naturale e aggiungendo uova, burro, miele e uva sultanina, creò un dolce che riscosse enorme successo, subito battezzato “pan del Ton”. L’antenato del pandoro è, invece, il nadalin, dolce veneziano a forma di stella a otto punte non particolarmente alto, che veniva ricoperto da sottili foglie di oro zecchino, creato per festeggiare il primo Natale dopo l’investitura dei nobili Della Scala a signori di Verona.
Stelline di pandoro, panettone…e frutta – Per rendere golosa e festosa la colazione si può pensare di fare delle piccole porzioni di pandoro o panettone usando dei cutter per biscotti a tema natalizio; lo stesso si può fare con la frutta fresca, da servire in coreografici spiedini.
Anche la mise en place vuole la sua parte – Sulla tavola della prima colazione non possono mancare le candele e il vischio. Via libera alle declinazioni del rosso e dell’oro per tovagliette o una sontuosa tovaglia delle feste, sebbene le tendenze del web parlino di un Natale all’insegna del bianco e oro. Un sottofondo musicale a tema aiuterà a ricreare il clima da favola così come l’abbiamo sempre immaginato da bambini