Cinema & Colazione: da Tiffany ovviamente
Tanti gli amori cinematografici nati davanti a una tazza di caffè, resi eterni dalla pellicola e fissati nel nostro immaginario. Colazioni da favola o non convenzionali, nazional-popolari o squinternate per celebrare un momento che da sempre unisce le persone, non solo al cinema.
Nasce proprio con la metafora del primo pasto, l’indissolubile rapporto fra il cinema e le tante storie di prima colazione: 50 secondi immortalano Auguste Lumière e la moglie intenti nel dare la colazione al loro bambino. La pellicola s’intitola Repas de bèbè, celebra la nascita del nuovo mezzo, il cinematografo, la necessità di nutrirlo e il legame profondo fra la storia del cinema e il momento della prima colazione.
Colazioni da favola – A Le 2 Moulins, grazioso café-brasserie di Pigalle, una certa Amélie Poulain serve caffè ai clienti abituali e agli avventori dell’ultima ora in una Parigi mattiniera e piena di magia. Fra una colazione e l’altra Amélie fa innamorare una sua collega rassegnata a una vita da single, diffonde le frasi dell’amico Hipolito e incontra lo sguardo di Nino, l’unico amore possibile nel Favoloso mondo di Amélie. Per loro una colazione Galeotta.
Un dolce risveglio anche per Vivian Ward, la protagonista di Pretty Woman, cenerentola degli anni 90’, che dai marciapiedi di Hollywood si ritrova a far colazione nel lussuoso attico del Regent Beverly Wilshire in compagnia di Edward Lewis (Richard Geere), affascinate affarista miliardario, alle prese con l’ennesimo fallimento sentimentale. Per loro una colazione da re a base di croissant, pancakes, marmellata, frutta fresca, caffè lungo e succhi di frutta. Il sorriso del risveglio è quello di una giovane Julia Roberts in accappatoio con i capelli arruffati: un mattino che ha l’oro in bocca.
Il destino fa incontrare a colazione anche i tormentati destini di Joe e Susan, i protagonisti di Vi presento Joe Black, film del 1998 di Martin Brest, remake de La Morte in vacanza del 1934. Per loro caffé scuro, come l’esito drammatico del loro incontro.
Colazione tricolore – Tutto italiano il confronto a colazione dei comici Bisio e Siani, di Benvenuti al Sud, la commedia italiana che strappa un sorriso davanti ai luoghi comuni sul Bel Paese, anche a colazione. Zabaione, salsiccia, friarelli e sanguinaccio per una nutriente, iperproteica e ironica colazione meridionale, rigorosamente preparata dall’anziana madre preoccupata che il figlio quarantenne si nutra correttamente. Té, con latte a parte, fette biscottate e yogurt invece per la colazione equilibrata e salutista del settentrionale Bisio.
Da migrante non pentito la colazione dell’indimenticabile Pasquale Amitrano in Bianco, Rosso e Verdone, che si sveglia a Monaco con la sua ricca colazione proteica a base di wustel per affrontare il viaggio verso la lontana Matera, in occasione delle elezioni politiche.
La prima colazione diventa il momento cruciale della giornata di Andrea (Stefano Accorsi) e Bart (Libero De Rienzo), i protagonisti del film Santa Maradona. Al bar o casa, il primo pasto della giornata rappresenta il momento della riflessione semi-seria sull’esistenza, l’emblema delle insicurezze di una generazione che fa colazione, in piedi, davanti a un lavello pieno di piatti sporchi dei pasti precedenti e riflette sul futuro con dissacrante ironia.
Colazione da Tiffany- Caffè nero da asporto e croissant, per la colazione più famosa della storia del cinema, ovviamente da Tiffany. All’alba, sul marciapiede della Fifth Avenue, in tubino nero di Givenchy, fili di perle e occhiali scuri, Audrey Hepburn, nei panni di Holly, una ragazza di provincia sedotta dalla mondanità di New York, celebra il momento della prima colazione e lo rende magico. La prima colazione, come il dorato mondo degli storici gioiellieri di Tiffany, rappresenta il rifugio sicuro della giovane e irrequieta protagonista: la colazione consumata davanti alle vetrine è il momento migliore della giornata durante il quale indugiare, aspettare, sentirsi leggeri e trovare la serenità per affrontare le difficoltà della giornata.