Colazione e cambio di stagione: istruzioni per l’uso
La primavera è da poco ritornata e con lei torna anche il malessere da cambio di stagione che colpisce oltre 35 milioni di italiani (ricerca DOXA/UNIONFOOD). Ecco i consigli per affrontare al meglio il cambio di stagione fin dalla prima colazione
I sintomi del cambio di stagione – Difficoltà ad alzarsi al mattino, spossatezza, disturbi legati al sonno, ansia o malumore: queste alcune manifestazioni della cosiddetta “sindrome” da cambio di stagione. Sentirsi con le pile scariche con l’aumento delle ore di luce e della temperatura è una condizione molto comune e sono diverse le strategie messe in atto per superare questo delicato periodo, come dedicare maggiore attenzione al primo pasto della giornata.
“I bruschi cambi di temperatura – commenta Michelangelo Giampietro, nutrizionista e medico dello sport – rappresentano uno shock per il nostro organismo, che deve adattarsi e trovare antidoti per affrontare questi momenti. Per recuperare è importante riposare e alimentarsi correttamente, prestando attenzione alla ripartizione dei pasti nel corso della giornata ed evitando periodi troppo lunghi di digiuno. Per questo al mattino non dobbiamo trascurate la prima colazione: è necessario avere il carburante giusto per affrontare la giornata. Un buon modello prevede alimenti solidi ricchi di carboidrati (semplici e complessi), latte o yogurt (o altre bevande, come tè, infusi o centrifughe) e frutta di stagione. Anche stare all’aperto aiuta un buono stato di salute: il nostro organismo “attiva” la vitamina D attraverso l’esposizione alla luce solare, ma attenzione ad evitare condizioni estreme, come temperature troppo calde o fredde.”
Carboidrati per partire con l’umore e l’energia giusta – Come suggeriscono gli esperti, la colazione non va mai saltata soprattutto in questo periodo dell’anno, “I carboidrati – spiega il nutrizionista – oltre a rifornire l’organismo dell’energia necessaria ad affrontare gli impegni della giornata, contribuiscono anche alla sensazione di benessere e influiscono positivamente sull’umore, perché concorrono alla produzione di serotonina.” Via libera dunque ai prodotti da forno: dal pane ai biscotti, dalle classiche merendine ai dolci fatti in casa, da scegliere tra quelli a basso contenuto di grassi, dalle fette biscottate, da accompagnare, alternando, con un velo di marmellata, miele o crema spalmabile alle nocciole e al cacao, ai cereali da prima colazione o al muesli.
Latte per il riposo notturno – La prima colazione deve garantire anche un buon apporto di liquidi, per reidratare l’organismo dopo il digiuno notturno: “Bene il latte, tipico della nostra tradizione al mattino, non solo perché garantisce un buon apporto di carboidrati, proteine e minerali, ma anche per il suo contenuto di triptofano, l’aminoacido precursore della serotonina, che favorisce il senso di appagamento e benessere, tanto da essere consigliabile anche per facilitare l’addormentamento serale.” Bene anche il caffè, per dare una sferzata di energia, grazie all’effetto eccitante dato dalla caffeina.
Dolci contro il malumore – Il 58% degli italiani ritiene utile gratificarsi con un dolce in più a colazione in questo periodo dell’anno e per l’80% il cioccolato è un’arma formidabile per contrastare il malumore. Con il benestare dell’esperto: “è importante che la colazione – spiega Michelangelo Giampietro – sia un momento piacevole e gratificante: i carboidrati, come abbiamo visto, stimolano la sintesi di serotonina, l’ormone del buonumore. È il pasto della giornata in cui si può fare uno strappo alla regola della “varietà”. Se infatti, come regola generale, è indispensabile scegliere un’alimentazione che sia il più possibile varia, a colazione, se si è particolarmente affezionati ad alcuni alimenti, purché si mangi qualcosa al risveglio, è possibile trasgredire concedendosi di consumare sempre quelli maggiormente graditi.”