Bimbi a colazione: i 3 consigli della psicologa
I suggerimenti della psicologa Simona Vanetti su come affrontare al meglio il momento della colazione con i più piccoli
Come sappiamo la colazione non è solo un momento fondamentale per il nostro fabbisogno fisiologico ma un momento cruciale anche dal punto di vista psicologico per iniziare bene la giornata. Osservazione ancor più valida per i piccoli di casa che magari al risveglio fanno fatica a mettersi in moto o fanno i capricci perché non ne vogliono sapere di mangiare. Come fare per rendere il momento della prima colazione più piacevole per tutti e iniziare la giornata con il piede giusto? Ci aiuta la psicologa, la dott.ssa Simona Vanetti con 3 semplici ed efficaci consigli.
Tips per stare insieme (anche a distanza) – I ritmi di vita e lavoro contemporanei non sempre permettono di conciliare gli orari di tutta la famiglia: capita che al risveglio i bimbi trovino i nonni o che uno dei genitori sia già uscito per andare a lavoro. Per far sentire la presenza affettiva anche a distanza la dott. Vanetti consiglia: “una sorpresina sotto la tazza, potrà essere uno stiker, un fermaglio, un piccolo origami, un dolcetto, e, per i più grandi, un bigliettino:” Un’altra idea molto carina è poi la “striscia dei baci”: “basta prendere una striscia di cartoncino colorato e dividerlo in 7 riquadri, uno per ogni giorno della settimana. Spiegate al vostro bambino che ogni mattino al risveglio il papà o la mamma lasciano in quel riquadro un ‘bacio’, può essere un piccolo adesivo o un disegnino. Lo stesso dovrà fare il bambino. In questo modo, alla fine della settimana, avrete creato una striscia di baci mandati e ricevuti, e sarete pronti per iniziarne una nuova.”
L’importanza dell’autostima – Fra crisi adolescenziali, tristezze e preoccupazioni per l’interrogazione imminente, il momento della colazione può essere un momento importante per il confronto in famiglia e di affettività che possono far bene anche all’autostima:“Nonostante i ragazzi siano spesso sfuggenti e parlino poco, soprattutto di sentimenti – racconta la psicologa – provate a lasciare di tanto in tanto bigliettini con ‘mamma/papà ti vuole bene’, ‘ti amo per ciò che sei non per i risultati che hai’… saranno un grande nutrimento per la loro autostima.”
L’esempio conta – Ci si lamenta per i figli recalcitranti davanti alla colazione ma spesso sono i genitori i primi a non dare la giusta importanza alla prima colazione prendendo un semplice caffè al volo mentre dovrebbe essere un pasto a tutti gli effetti (circa il 20% del fabbisogno giornaliero). Cosa fare per influenzare positivamente il comportamento dei bambini? Cambiare abitudini. “Talvolta – ricorda la dott.ssa Vanetti – i nostri figli sono come degli specchi: non possiamo pretendere sorrisi, chiacchiere e buon appetito al mattino se ci se ci aggiriamo per casa con l’occhio spento e assonnato e al massimo ingurgitiamo del caffè velocemente – raccomanda la psicologa – Sta a noi dare il buon esempio, mettendo in tavola prodotti adeguati e sani, e prendendo il giusto tempo.”
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