5 curiosità olimpiche a colazione
Le colazioni olimpiche e le curiosità sugli atleti breakfast lover che non sapevi
Nate in epoca moderna per ricordare gli antichi giochi olimpici, le Olimpiadi di Rio 2016 segnano la 31esima edizione della più importante competizione sportiva internazionale che raduna atleti dai 5 continenti, 206 Paesi partecipanti e 42 discipline. Fra prodezze sportive, record, lacrime ed emozioni, l’immagine più celebre è sicuramente legata al motto del suo fondatore Pierre de Coubertin “l’importante è partecipare” al quale ci permettiamo di aggiungere una postilla: l’importante è cominciare bene, fin dalla colazione.
Aspettando Rio 2016 ecco 5 curiosità da colazione olimpica!
1) Sulle tavole di Olimpia – Per tenere in forma fisica gli atleti ai tempi delle Olimpiadi nell’Antica Grecia andava per la maggiore una dieta energetica basata su cereali, fichi secchi e formaggi molli. Almeno finché, rivela Diogene Laerzio, Pitagora, avrebbe per primo sottoposto gli atleti a un regime alimentare prevalentemente carnivoro; un regime quest’ultimo che trova diversi detrattori trai i quali il noto medico Galeno, che, nel 180 d.C., si lamenta degli atleti che si ingozzavano di “carne e sangue” pendando solo a “mangiare, bere, dormire e rotolarsi nel fango”. Una dieta vegetariana e ricca di cereali caratterizza anche l’alimentazione dei gladiatori romani che partecipavano ai Munera e ai Ludi gladiatorii, giochi che a Roma battevano per popolarità le stesse olimpiadi. Nel loro menù si trovano focacce dolci d’orzo e cereali per l’energia, infusi di fieno e bevande a base di frutta fermentata. Il loro piatto forte era la “sagina”, una zuppa d’orzo con legumi, bagnata con vino acetato e cenere. Una spiccata predilezione per i cereali che suggerì a Plinio l’appellativo “Hordearii”, mangiatori d’orzo.
2) Gli atleti breakfast lover – Seppur da Olimpia a Rio il passo non sia breve resta una curiosità di fondo: come si comportano a tavola gli atleti contemporanei in vista della sfida olimpica? Siamo andati a sbirciare nel menù di due campionesse d’eccezione, sulle quali tifosi Azzurri puntano per una vittoria tutta al femminile, Tania Cagnotto, regina dei tuffi, e Rosella Fiamingo, il talento della spada. Per la prima la colazione è a base di pane di farro, ricotta e marmellata e un caffè; anche a pranzo vincono semplicità e leggerezza: pasta, minestra di legumi o carne bianca, pesce con verdure. La spadista siciliana a colazione preferisce invece una classica tazza di latte con fette biscottate e negli altri due pasti principali la scelta ricade su cibi leggeri come pasta al pomodoro e un secondo con contorno di verdure. Tra un allenamento e l’altro non mancano gli spuntini con frutta e yogurt.
3) Carboidrati? Yes, thanks – Da un recente articolo del Mirror scopriamo anche i trucchi dei campioni d’Oltre Manica favoriti alle Olimpiadi; se per il tuffatore Jack Laugher uova strapazzate, tè e un succo di mela, sono un must del risveglio, il pugile Nicola Adams non riesce ad iniziare la giornata se non ha i suoi cereali. E pur cambiando sport la passione per i carboidrati resta: il campione di Bmx Liam Philips sceglie dolci e caffè e a pranzo pasta.
4) Frittata diplomatica – Un’Olimpiade val bene una full english breakfast..o forse no. Forse non tutti ricorderanno il piccolo giallo gastronomico che ha segnato l’ultima edizione dei giochi di Londra. In lizza per l’assegnazione della XXX edizione dei giochi erano rimaste solo Londra e Parigi, e ad avere la meglio – per soli quattro voti di scarto – fu la capitale britannica. La reazione dei media francesi non si fece attendere e a finire sul banco degli imputati fu il presidente Jacques Chirac che, prima del voto, si era lasciato scappare una dichiarazione non proprio felice: “Non possiamo fidarci di chi, come gli inglesi, ha un cibo così cattivo. Dopo la Finlandia, l’Inghilterra è il paese con il cibo peggiore”. Parole che scatenarono l’ira della first lady britannica Cherie Blair che, a Singapore durante la cerimonia di assegnazione dei Giochi, si diresse verso Chirac chiedendo conto delle sue affermazioni. Il presidente francese, dal canto suo, non riuscì a ribattere e preferì andarsene. Una situazione un po’ indigesta per il presidente francese che si sarà consolato con una più leggera colazione mediterranea…
5) Café da manha – Caffellatte, tè o yerbamate, insieme con pan dulce, o medialunas, croissant in formato mignon sono i principali ingredienti della colazione sudamericana ma nelle versione Carioca non mancano anche salumi, frutta e formaggi. Chi avrà la fortuna di trovarsi a Rio per i giochi potrà provare le ricche portate del café da manha, la tipica colazione che prevede tavole imbandite con dolci e salati. Sulle tavole della colazione di Rio non mancheranno il misto quente, classico toast prosciutto e formaggio, o Pao de queijo, pane di formaggio, fatto con farina di tapioca, uova e formaggio vaccino grattugiato (Minas). È possibile trovare anche delle tipiche torte bolos, come il bolo de fubà,preparato con ingredienti semplici e farina di mais.
Fonti: AIDEPI 2016,Repubblica.it, Focus.it, IlSole24Ore.com, Agrodolce.it