| Autore | Categoria scene da una colazione

Fibre e cereali a colazione? Anche nel croissant

Per fare il pieno di fibre  senza rinunciare al piacere di un buon prodotto da forno…in dispensa

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Cereali nel croissant – Legato a una leggenda che vede protagonisti turchi e viennesi, è diventato uno degli ospiti più graditi della colazione a casa degli italiani. A Milano lo chiamano croissant, da Roma in giù rimane il cornetto, un piacere a base di pasta brioche da addentare leggermente tiepido, ancora assonnati, insieme a una tazza di latte e caffè e un frutto croccante. Ma se alla ricetta tradizionale si aggiunge anche un mix di cereali? Il risultato è una colazione a base di gusto e naturalità!

La miscela di farine ai cereali nell’impasto dà al croissant – oltre al gusto caratteristico – un colore più rustico e brunito, che si sposa alle farciture più varie, dalla crema al latte alla più ricercata confettura pesca e melograno, ma anche alla semplice granella di zucchero di canna.

I  cereali amici della colazione – Avena, riso, orzo, segale e farro una piccola squadra del benessere che si può trovare anche nei croissant.  E se delle proprietà dell’avena e del riso abbiamo già avuto modo di parlare, oggi andiamo a conoscere gli altri cereali alleati della colazione…e del  croissant.

L’orzo è uno dei cereali più antichi, coltivato già a partire dal X secolo a.C., la cui farina si ottiene dalla lavorazione e macinazione del cereale decorticato. Dal punto di vista nutrizionale l’orzo  è ricco di proteine, fibre, vitamine e sali minerali, soprattutto fosforo, un valido alleato delle attività intellettuali; è noto anche per la sua proprietà galattogena (stimola la produzione di latte materno) e per il suo basso indice glicemico.

Anche la farina di segale ha questa caratteristica – oltre a un elevato apporto di vitamine e sali minerali – e come l’orzo vanta un’antica tradizione; nel Medioevo ad esempio arrivò a sostituire il frumento per sua migliore adattabilità ai climi freddi.

Dulcis in fundo il farro, la varietà più antica di frumento coltivata e consumata dall’uomo, attestata addirittura fin dal Neolitico. La farina che si ottiene dai chicchi di farro è molto profumata, ricca di fibre e di un amminoacido essenziale carente in altri tipi di cereali, la metionina, coinvolta nella sintesi della carnitina. Con una colazione così si comincia proprio bene, non trovate?

 

 

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